domenica 27 aprile 2014

Due citazioni per un saluto!




Alla fine del nostro viaggio insieme, voglio salutarvi con due citazioni, di uno scrittore italiano e di uno americano, per augurarvi di non smettere mai di esplorare ma anche di vedere con occhi nuovi quello che pensate di conoscere già...

Cinzia


Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.

Italo Calvino

Non smetteremo di esplorare, e alla fine di tutto il nostro andare, ritorneremo al punto di partenza per conoscerlo per la prima volta. 

Thomas Sterne Eliot



 


"Io e te": intervista all'autore Niccolò Ammaniti

Alla fine della lettura di "Io e te", ascoltiamo le impressioni e opinioni del suo autore, Niccolo Ammaniti, in un'intervista in tv!


  • Ascoltate l'intervista e rispondete alle domande sull'handout

"Io e te": il momento topico

Siamo quasi arrivati alla fine della lettura di Io e te, il romanzo di Niccolò Ammaniti e in queste due pagine abbiamo vissuto uno dei momenti più importanti del rapporto tra Lorenzo e sua sorella Olivia

Nella loro ultima sera insieme i due condividono i ricordi un'estate a Capri e poi l'ascolto di una vecchia canzone, Montagne verdi. 


Lorenzo odia ballare ma balla comunque con Olivia e tutte le sue paure scompaiono. Lorenzo capisce così di poter essere un ragazzino come gli altri......







Ecco il video della canzone Montagne verdi, per vivere insieme a Lorenzo e Olivia, l'emozione di scoprirsi uniti dai ricordi e dal presente...



La poesia di Alda Merini!

Terminiamo il nostro viaggio nella lingua attraverso la letteratura scoprendo la poesia di Alda Merini!

Guardate i primi due minuti di questa intervista alla poetessa milanese e cercate di capire:

  • qual è il ruolo del poeta nel ventesimo secolo, secondo Alda Merini?
  • perché le persone continuano a leggere i vecchi poeti?
  • cos'è la poesia, secondo lei?




Ecco una poesia in cui la Merini parla del ruolo del poeta:

I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere iddio
ma i poeti nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.

lunedì 21 aprile 2014

La poesia dal vivo!!!

Ecco le foto dell'incontro delle classi L5-6-7 con il poeta fiorentino Marco Simonelli, che ci ha parlato del suo lavoro, ha risposto alle vostre domande e vi ha fatto scrivere una poesia!!!!
Grazie Marco!!!!







giovedì 17 aprile 2014

Una poesia nello stile di Eugenio Montale - Patty

Spooning (non so come dire questa parola)  gelato fresco, 
guardare il sapore di menta verde, cocco bianco, rosso fragola
odore di nocciola e biscotti,
Il gelato in piedi sopra la delicatezza sul cono dettagliato

Guardare il trasporto di due ruote 
Cavalcare sull'arte del Rinascimento

il gelato sciogliere rapidamente
e tutto ciò che restava essere il cono dettagliato
tra le mie nuove rinfrescate dita della mia mano matura.





Il gelato rapprasenta Italia con i colori di verde, bianco, e rosso
Le biciclette sono le persone in piedi intorno all'arte significa l'arte di Firenze. Il scioglimento del gelato è la mia partenza, e tutto ciò che è lasciato è la città (il cono dettagliato). Le mie dita e mano dimostrano quanto ho cresciuto e maturato a Firenze.

mercoledì 16 aprile 2014

Un bel ricordo

    Il sole luminoso mi ha svegliato due ore troppo presto. Aprendo gli occhi guardavo a destra e a sinistra il ticchettio dell'orologio, aspettando l’ora in cui vorrei lasciare a vederlo. L'ora finalmente era arrivati e ho visto per la prima volta in molto tempo la sua famiglia che mi guardava con curiosita’, e io li guardavo e ammiravo gli abiti perche’ hanno messo il migliore abbigliamento che hanno avuto per dargli il benvenuto a casa. Loro mi hanno chiesto se era pronta, e ho risposto di si, pronta come non saro’ mai. Dopo un’ora e mezzo di parlare con la famiglia di quanto glielo abbiamo mancato e di quanto emozionati eravamo di vederlo, finalmente siamo arrivati al campo  militare. Vi erano! Gli uomini alti, sicuri di se stessi, e felici di vedere facce nuove. Un sergente stava aspettando tutte le famiglie, lui era molto rigido, senza emozioni, solo era serio. Quando si avvicinava il momento di vederlo, il sergente poco a poco sembrava felice. Dal nulla mentre guardavo il sergente ho visto una fila di uomini. Gli uomini piu’ belli e eleganti che io abbia mai visto nella mia vita, l’uniforme da loro era blu, rosse, marrone, e il cappello era bianco con il simbolo di un globo ed un’ancora. Durante la ceremonia tutto quello che potevo vedere era lui. Dopo lettere e lettere di scrittura, finalmente ero vicina a lui, guardavo la sua faccia vicino alla mia, il suo blu uniforme elegante contro il mio vestito rosso, sembravamo una bandiera americana. Insieme finalmente. 

Una poesia nello stile di Eugenio Montale

Crescere

Guardare attraverso la finestra
Con lo spesso vetro
Una sconosciuta terra
Azalea, begonia, geranio
Un campo pieno
Un passaggio duro
Possibilità di scappare
Difficoltà di trovare

La vista

Un momento particolare per me sicuramente è quando vado a scuola ogni giorno. Vedo tante cose belle e storiche in questo piccolo viaggio. Prima di tutto, vedo le persone che lavorano nel bar vicino da me e che sono amichevole con me. Poi, cammino per un po' e vedo Piazza Santa Croce. La faccia della Basilica di Santa Croce si vede molto bella, specialmente quando il sole illumina fortemente sula faccia. Poi, prendo il ponte prima del Ponte Vecchio e così posso vedere il Ponte Vecchio di mattino, con i negozi che aprono e la gente che cammina sul ponte. Seguo sempre dritto e alla mia sinistra si trova il Palazzo Pitti. Faccio una destra verso a Piazza Santo Spirito e posso vedere tutte le persone che si svegliano presto per andare al lavoro e anche le persone che portano i loro bambini a scuola. Senza la vista, non potessi guardare niente ed è veramente bella questa passeggiata che faccio ogni giorno. I miei occhi si illuminano con tanti emozioni da tutta la bellezza della città così che quando arrivo in scuola sono pronto per imparare le cose nuove. Comunque, non possiamo dimenticare il bar vicino a scuola dove prendo il caffè spesso. Senza la vista, non potessi sfruttare di questa passeggiata ogni mattina e mi sento veramente privilegiato di potere vedere tutto quel che vedo.

martedì 15 aprile 2014

L'odore incredibile

          

          Quando sono tornata negli Stati Uniti per la prima volta, dovevo prendere tre aerei. Il primo viaggio era il più corto dei tre e anche il peggiore. Volo abbastanza bene e non avevo nessun problema da bambina e di solito posso dormire su qualsiasi volo. Tuttavia quella volta, quando sono salita a bordo dell'aereo, c'era un odore che non avrei mai dimenticato. Era muschiato, come sudore e come se l'aereo non è stato pulito a lungo. Grazie a Dio questo volo era solo 60 minuti! Non era un odore potente ma invece era pungente: era un odore che indugiava. Quando mi adatta all'odore, qualsiasi altro odore può ritornare l'odore originale alle sue narici. Era un odore fortissimo e indimenticabile. Certo, il resto del volo non era neanche troppo comodo. Il mio vicino aveva anche un altro odore e per mia fortuna, pure era molto disgustoso. Esso aveva l'odore di un uomo che lavorava con le mani sulle strade. Come l'aereo, il suo odore era muschiato ma anche era più aspro. Mi ricordo che ho tenuto la mia faccia nella mia sciarpa durante la totalità del volo. Secondo me, l'odore dell'aria quando sono scesa dall'aereo era il più fresco che avevo mai annusato. 

lunedì 14 aprile 2014

Poesia futurista di Patty e Bianca


Camminare a Firenze


Guardare Mangiare

Gelato Panino Gelato Panino

LapLapLap

Buongiorno Signora Gente Gente Gente

ALLORA

Rifiuti Odore GRRRRRRRBEEPBEEPBEEP

DEEDOODEEDOODEEDOO

Suonare Ambulanza

Camminare sulla Strada AHHHH Stupido

ClickClickClickClick Guardare il Duomo Ponte Vecchio Santo Spirito

Ciao Ciao Ragazzi Tornare a casa Pranzare

Antipasto+ Primo+ Secondo+ Caffé+

GluGluGlu


Il Mercato visto da un Alieno

Ciao cari amici, io sono Patty e non posso credere a quello che ho visto una volta quando il sole era piccolo e luminoso sopra a questa pianeta. La gente e' stata in un luogo chiuso e dentro il luogo hanno cose di differente forme e colore. Per esempio, le cose erano rosse, arancioni, verdi, gialle e molti altri.Penso di aver sentito qualcuno chiamare le cose rotonde frutta e verdure.  Tutti erano rumorosi e hanno voluto queste cose colorate. Loro usavano carte di differenti colori e rotonde per negoziare, penso che il nome fosse euro. Io ancora non capisco perche’ tutti erano rumorosi e violenti, non rispettavano la fila e perche’ tutti volevano troppa frutta e verdure. Ho potuto assaggiare alcune delle cose perche’ c’era gente che davano cose gratuite. Sebbene tutto era delizioso, mi sono pieno con solo i campioni, ma la gente ha preso cosi tanto di tutto. Penso che loro siano materialisti, troppo di tutto e’ l’unico modo, che loro erano soddisfatti. Questo non e’ un bene per il loro pianeta. Se continuano a consumare la terra in questo modo il pianeta non durera’ molto tempo. Le loro terre si seccheranno e la gente morira’ o diventeranno pazza perche’ avranno fame. Speriamo che non si mangeranno e diventeranno zombie come le persone del pianeta Saturno. Se solo ci fosse un modo di avvertire.

L'orrore del supermercato

Sono appena arrivato dal mio pianeta fuori questa galassia della Via Lattea. Credo che questo paese sia chiamato "Italia", o qualcosa simile. Questa città è Firenze secondo la mia carta. Firenze è una città senza molto verde. Infatti ho visto solo una piccola area vicino al fiume e lì ho parcheggiato la mia astronave. Ora sono al supermercato perché ho fame. Ho seguito una famiglia che ho ascoltato dire che anche hanno fame. Questo supermercato ha un'odore disgustoso: l'odore è come una combinazione di molti odori differenti. È molto strano. Queste le prime cose che ho visto: sono sacchi e sacchi di alcuni cose. Non so specificamente che cose sono ma molte persone sono qui e stanno mettendo queste cose nei loro carrelli. Devo almeno battere altre persone per prendere alcune cose. Sembra che tutti prendevano ciascun cosa differente e la pesavano separatamente. Non so perché ma faccio la stessa cosa. Ci sono troppe persone dentro questo supermercato e tutti stanno parlando le lingue differenti. Devo continuare a cambiare la lingua nella mia testa per capire tutto. È un po' frustrante e confuso. Il supermarket stesso è molto caotico. Se non avessi fame, non sarei venuto qui. Il supermercato è come una giungla o uno zoo nel centro della città. Sono troppo schiacciato. Provo a trovare il posto in cui posso pagare per le cose dentro il mio carrello. Allora decido di seguire una famiglia che mi sembra d'essere finito con la spesa. La fila è lunghissima ma grazie a dio, è anche veloce. Non devo aspettare per un tempo molto lungo. Non mi piace il supermercato. Forse la prossima volta, quando ho fame, andrò a un ristorante.Esiste qui, no?

domenica 13 aprile 2014

Movie Night #3!


Terraferma è un bel film del 2011 diretto da Emanuele Crialese che potete vedere ad ACCENT martedì 15 aprile alle 17:30!!!





Guardiamo insieme il trailer ufficiale e proviamo a immaginare la trama del film!

sabato 12 aprile 2014

Il Futurismo!




Questa settimana parliamo di poesia ed iniziamo con il Futurismo e l'opera di Filippo Tommaso Marinetti














In questo video sono descritte le caratteristiche principali del movimento futurista. Ascoltate e provate ad individuarle.



Nel video qui sotto trovate la lettura del Manifesto del Futurismo fatta da Marinetti

martedì 8 aprile 2014

Natalia Ginzburg e "Le scarpe rotte"


Oggi leggiamo "Le scarpe rotte" tratto da Le piccole virtù di Natalia Ginzburg, per scoprire un altro aspetto dell'esperienza della guerra.

In questo video il testo è letto da Giovanna Mezzogiorno, un'attrice italiana.



Attività orale:


  1. Qual è, secondo voi, il significato metaforico di portare le scarpe rotte?
  2. Chi sono, secondo voi, le persone che portano scarpe "solide e sane"?
  3. Il racconto finisce con questa frase: "Forse anzi per imparare poi a camminare con le scarpe rotte, è bene avere i piedi asciutti e caldi quando si è bambini". Cosa pensate che voglia dire l'autrice con questa frase?
  4. Natalia Ginzburg parla di un'amica con cui vive e condivide il fatto di avere le scarpe rotte. Voi cosa condividete con le vostre amiche/i vostri amici?

lunedì 7 aprile 2014

La seconda guerra mondiale vista dagli scrittori

Questa settimana parliamo del secondo Novecento e leggiamo alcuni brani tratti dalle opere di Cesare Pavese e Natalia Ginzburg che raccontano l'esperienza della guerra.

Ruolo fondamentale nella liberazione dell'Italia dal fascismo e nella cattura di Mussolini fu svolto dai partigiani, donne e uomini che si sono battuti e hanno dato la vita per un Italia democratica.




 


Guardiamo un video che racconta la fine della guerra, la cattura di Mussolini e la liberazione dell'Italia, avvenuta il 25 aprile 1945, data ancora oggi celebrata e festa nazionale in Italia.

Come avvennero la fuga e la cattura di Mussolini?





La Resistenza e la lotta partigiana sono ricordate in una canzone popolare, "Bella ciao" 



Questa è la versione di "Bella ciao" fatta dai Modena City Ramblers, un gruppo musicale emiliano "combat folk"

Lettera a Vasco Pratolini

Caro Vasco,

Mi chiamo Lupe, e' un piacere scriverti. Ricordi quella città che tanto amavi? Devo raccontarti che anche se la tua città è cambiata molto, si possono trovare delle cose che sono rimaste uguali. Il tuo quartiere di cui parlavi con una gran passione è diventato un posto turistico. Se venissi a Santa Croce oggi, troveresti un sacco di gente che viene dall' altro lato del mondo. Ricordi come parlavi del Duomo, la stessa cosa succede in Santa Croce perché non è lontano. Il Duomo e anche più pieno di turisti.

Una delle cose che rimane simile al tuo quartiere, è quello che dici della comunità. In ogni piazza ci sono persone che abitano lì e così formano una comunità. Tutti si vedono spesso ed escono insieme agli stessi posti. La comunità è più difficile da trovare oggi ma siccome tutti vanno a scuola insieme e crescono insieme, è ancora lì. In Piazza Sant'Ambrogio, che non è una zona che frequentano i turisti tanto quanto il tuo Quartiere, si può vedere la comunità di cui parli.

Le comunità di oggi esistono attraverso gli amici che si conoscono nei diversi posti ma non è come prima che tutti nella piazza si conoscevano. La gente conosce gente che frequenta lo stesso bar, trattoria, e chiesa. Così, esistono delle comunità più piccole ma non è come prima. In generale le strade non sono sporche ed è più difficile vedere le differenze tra i ricchi e i poveri perché affittare un appartamento costa molto nella città. Spero che non ti senta triste per i cambiamenti che sono successi nel tuo Quartiere.

Distinti saluti,

Lupe


Lettera a Vasco Pratolini

Caro Vasco,
sono una studentessa a Firenze, una città molto importante in Italia. Firenze è la città capoluogo della Toscana. Mi piace abitare a Firenze, perché è una città di arte. Ci sono molti luoghi come il Duomo, Ponte Vecchio, Piazza della Repubblica, Santa Croce, Palazzo Pitti, e molti di più. Questa città è bellissima perché gli studenti di ogni possono studiare a Firenze e vivere una vita tranquilla in una città piena di arte. Secondo me, Firenze è una delle città più belle del mondo. Come Milano, Firenze è anche un importante luogo per la moda italiana. Alcuni negozi sono Valentino, Roberto Cavalli, Versace, Fendi, Dolce & Gabbana, Emilio Pucci, e Gucci. Ci sono i turisti che vanno nelle zone turistiche. Da Aprile all'estate è di solito il tempo in cui Firenze’ e’ piena di visitatori da tutto il mondo per visitare la bellissima città. Dopo che la gente arriva è ansiosa di vedere tutto, dalla statua del David di Michelangelo al Ponte Vecchio. Oltre alla bellezza di Firenze, ci sono alcune cose che non sono cosi belle. Per esempio, il Duomo e’ una bella struttura, ma siccome la gente poteva guidare vicino al Duomo ora è molto sporco e in questo momento sto guardando un duomo bloccato a causa del processo di restauro. Quindi, le regole del traffic non sono seguite, questo non è buono per la gente che cammina. Insomma, io amo vivere a Firenze, e lo consiglio a tutti.
Cordiali saluti,

Patty Rivera

Una lettera a Vasco Pratolini

Carissima Vasco,

Amo molto la tua descrizione della città del mio cuore. Non sapevo che Firenze è stata molto differente da così! Dai tuoi occhi, la città era bellissima e qualche volta, avrei voluto tornare a quel tempo.
          Questi giorni, la città è un po' differente dal passato. Abito in via dei Pucci, a nord del Duomo. Anche durante il tuo periodo, quest'area era considerata una parte del centro. Oggi, quest'area è sovraffollata dai turisti. E' difficile andare in quest'area perché ci sono troppe persone. Anche l'odore e il rumore sono molto fastidiosi. Mentre vado a scuola, sento molti odori disgustosi e qualche volta mi fanno venire voglia di vomitare. Ogni sera, tranne domenica, il rumore è molto forte. Abito sopra un bar allora, se non dormo prima di mezzanotte, sarò tenuta sveglia dal rumore. Anche se ci sono tutte queste cose cattive, la città è ancora bella, e la passeggiata fino a scuola è ancora mozzafiato.
          A differenza della Piazza Santa Croce del tuo tempo, adesso la piazza è una parte del centro. Di solito ci sono molti turisti ma meno che nelle aree più vicino al Duomo. Tuttavia, è un'area più autentica delle altre aree vicino altre chiese come Santa Trinità o Santa Maria Novella.
          Se venissi al tempo mio, non penso che tu saresti troppo scioccato perché generalmente, i locali degli edifici non sono cambiati. Sarai scioccato dal grande numero di persone che saranno qui quando arrivi.

Cordiali saluti,

Bianca


Un uomo inetto


Andrea veniva da una famiglia della classe operaia. La sua vita era difficile. Suo padre e sua madre erano entrambi operai di fabbrica e lui tornava spesso a casa da scuola in una casa vuota. Trovava conforto nella consistenza dei giornali, solitamente un giorno di ritardo, caduti davanti alla sua casa. Tuttavia, Andrea viveva una vita felice. Quando ha raggiunto l'età adulta, lui è diventato un ragazzo che vendeva giornali a causa della sua preoccupazione con giornali. Sognò di possedere il proprio giornale. Condivideva i suoi sogni con sua moglie, Francesca, un'amica d'infanzia e qualcuno che amava più della vita. Francesca era una donna che era gentile e bella dentro e fuori, e lei veniva da uno sfondo simile a Andrea. Andrea aveva creduto che il loro incontro nella scuola primaria fosse stato destinato (era stato amore a prima vista per Andrea e aveva confessato il suo amore a Francesca con un singolo papavero scelto dal parco locale) e che il loro matrimonio fosse stato inevitabile. Andrea ha lavorato sodo, prendendo ogni sorta di lavoretti in modo che Francesca non avrebbe dovuto lavorare. Quando i giorni sono stati duri e il denaro non c'era, Andrea era ancora felice perché aveva un matrimonio perfetto e una moglie perfetta. Lavorava ogni giorno dalle 5 di mattina alle 9 di notte. Era stanco, ma quando tornava a casa di Francesca, era ringiovanito. Un giorno, andò a lavorare come al solito, vendendo giornali dalle 5 di mattina a mezzogiorno. Dopo un pranzo povero di pane e olio d'oliva, è andato al cantiere in cui lavorava solitamente nel pomeriggio. Quando è arrivato lì, il luogo era deserto. Sembrava che l'azienda fosse andata in bancarotta durante la notte e non poteva pagare per il lavoro. Andrea era sconvolto e ha deciso a tornare a casa per essere confortato da Francesca. Arrivando a casa, il suo umore è migliorato perché sapeva che stava andando a vedere la sua bella moglie. La porta della camera da letto era socchiusa. Sbirciando, ha urlato in un stato di shock: c'era Francesca a letto con un altro uomo. Lui è corso fuori, il cuore e l'umore erano infranti. Sia lo straniero che Francesca si precipitarono a ricomporsi e Francesca si precipitò a trovare Andrea, ma ahimè, lei non riusciva a trovarlo e non l'ha mai fatto.

Bianca

Un inetto moderno: Andy, l'uomo sconvolto

C'era una volta un ragazzo che non si fidava di nessuno. Si chiamava Andy e aveva 17 anni. Aveva pochi amici ma usualmente andava da solo. Se qualcuno voleva avvicinarsi a lui si sentiva nervoso e rimaneva con la bocca aperta. Non sapeva mai che cosa fare quando una ragazza gli parlava. Si imbarazzava e mandava in via le ragazze che gli parlavano. Questo veramente lo stava uccidendo perché non poteva mai trovare le parole per chiedere ad una ragazza se lei voleva prendere un caffè. Un giorno, decise di provare a parlare con una ragazza che gli piaceva. La ragazza aveva i capelli bruni ed era alta con la pelle pallida, si chiamava Francesca. Andy era in mensa quando vide Francesca da sola e cominciò a camminare verso lei. Ma dopo alcuni passi, cominciò a sudare. Quando era quasi arrivato era quasi bagnato. Si guardò in uno specchio e tornò al suo posto, senza aver detto qualche parola a Francesca. Dopo non poteva smettere di pensare cose come, "che scemo" e "che inutile". Così continuò a stare da solo e ad annoiarsi. Non poteva scoprire di dove gli veniva quella paura di parlare con la gente, specialmente con le ragazze. Quando arrivò a casa quel giorno, si chiuse dentro la sua camera e pianse. 

Sono passati dieci anni e Andy è ancora vergine. Non è riuscito a parlare con le donne. Questo lo sta mangiando perché i suoi parenti e amici cominciano a chiedergli cose come, "Quando ti sposi? Perché non abbiamo conosciuto quelle ragazze di cui ci parli?" Invece di provare a parlare con le donne, Andy dice solo bugie a tutti. Ha fatto delle amicizie ma non ci parla spesso e prendono solo un caffè insieme e parlano un po'. Per rendere le cose peggiori, ogni anno che passava, la difficoltà per Andy cresceva. Un giorno mentre camminava su un ponte si fermò e cominciò a pensare alla sua vita. Sarebbe tanto felice se trovasse qualche ragazza con cui fare una famiglia. E' qui che non poté continuare più e saltando dal ponte si suicidò. 

martedì 1 aprile 2014

Il figlio bastardo: da Patty

    Daniel e’ un uomo di 19 anni, lui non sa che cosa studiare all’universita'. La sua famiglia e’ ricca perche’  suo padre e’ un dottore e sua madre e’ un’ avvocata. Lui ha un fratello maggiore e lui studia a Harvard per essere un’avvocato come sua mamma. Quindi, Daniel studia medicina a Yale, ma solo perche’ i suoi genitori gli hanno detto che cosa studiare. Un giorno lui stava cenando con la sua famiglia e tutti parlavano della loro giornata. Daniel non diceva niente. Alla fine della cena, lui ha detto che aveva problemi con le droghe. Ma questo non era certo, lui solo ha detto qualcosa per non andare mai all’universita'. La sua famiglia ha deciso di metterlo in una casa di riabilitazione. Il giorno in cui Daniel ha iniziato il programma di riabilitazione lui ha deciso di scrivere in un diario, per esprimersi.

3 Maggio 2014
            Ora e’ il primo giorno in cui sono libero, libero di vivere una vita che non voglio mai vivere. Non mi piace studiare, non sono felice di essere  un figlio di un’avvocata, di un dottore, e fratello di uno studente di Harvard. Penso di non essere il figlio dei miei genitori. Io sono un ragazzo incapace di essere felice perche’ non posso fare quello che mi piace. Io sono bravissimo con l’arte ma la mia famiglia non voleva crederci. Loro sono stupidi, non sanno che l’arte e’ la cosa piu’ bella della vita. Credono solo che i libri siano belli ma secondo me i libri sono noiosi. Questo luogo di ribilitazione non mi piace, ma e’ migliore perche’ qui si puo' dipingere.  Siccome non sono tossicodipendente penso di cominciare perche’ e’ l’unica cosa che mi aiutera’ a sopravvivere ed essere parte della mia famiglia.  Allora, devo scegliere una droga.

Per sempre il figlio bastardo.